«L'atomizzazione della società sovietica venne ottenuta con l'abile uso di ripetute epurazioni, che invariabilmente precedevano l'effettiva liquidazione di un gruppo. Per distruggere tutti i legami sociali e familiari, le epurazioni venivano condotte in modo da minacciare della stessa sorte l'accusato e tutta la sua cerchia, dai semplici conoscenti agli amici e ai parenti più stretti. La conseguenza dell'ingegnoso criterio della "colpa per associazione" era che, appena un uomo veniva accusato, i suoi vecchi amici si trasformavano di colpo nei suoi nemici più accaniti... In ultima analisi, fu con l'impiego radicale di questi metodi polizieschi che il regime staliniano riuscì a instaurare una società atomizzata quale non si era mai vista prima, e a creare intorno a ciascun individuo un'imponente solitudine quale neppure una catastrofe da sola avrebbe potuto causare.»
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«Sono angosciata. Gli amici mi prendono in giro, ma sono davvero molto angosciata più per le piante e gli animali che per le persone. Come se le creatura indifese su questa terra, assieme ai bambini, fossero loro.»
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«Mi sono presentato alla proiezione di Mine vaganti, il film del mio amico Ferzan Ozpetek, e ho ricevuto una vera e propria ovazione. Un pubblico misto, non certamente solo omosessuali. Italiani anche di seconda e terza generazione. Ridevano alle mie battute sull'Italia. Erano a conoscenza pure della video lettera che avevo scritto a Berlusconi.»
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«Il terreno su cui poggiano le nostre prospettive di vita è notoriamente instabile, come sono instabili i nostri posti di lavoro e le società che li offrono, i nostri partner e le nostre reti di amicizie, la posizione di cui godiamo nella società in generale e l'autostima e la fiducia in noi stessi che ne conseguono. Il "progresso", un tempo la manifestazione più estrema dell'ottimismo radicale e promessa di felicità universalmente condivisa e duratura, si è spostato all'altra estremità dell'asse delle aspettative, connotata da distopia e fatalismo: adesso "progresso" sta ad indicare la minaccia di un cambiamento inesorabile e ineludibile che invece di promettere pace e sollievo non preannuncia altro che crisi e affanni continui, senza un attimo di tregua.»
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«Ormai ho un'età in cui non c'è giornata che non porti la notizia della morte di un amico[...] Ogni giorno si può dire che qualcuno manca all'appello.»
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«Chi non è mai stato in Africa non può capire a che livello è arrivata la disperazione degli africani. Ogni estate porto in Camerun degli amici europei, gente che non lo dice ma che nella propria testa magari pensa: "Perché non se ne stanno a casa loro invece di venire qui?". Una volta sul posto, cambiano opinione.»
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«Chi evoca la dittatura in tempi di democrazia offende i martiri di tutti i totalitarismi: quelli di Hitler e di Pol Pot, di Stalin e della Spagna di Franco, di Tito, del fascismo, del Portogallo di Salazar, i desaparecidos argentini, gli studenti cinesi, i vietnamiti e i coreani del nord, le vittime cilene e di tutte le teocrazie islamiche o non islamiche, i martiri di Cuba e di quei Paesi del Sudamerica, dell'Asia e dell'Africa dove la libertà è morta. Alcuni fra questi erano poeti, commediografi, romanzieri. E hanno narrato e raccontato, con l'ombra della morte alle spalle, la tragica realtà delle dittature. Non avevano giornalisti ad ascoltarli, ma giustizieri. È troppo facile, e terribilmente vile, fare gli antifascisti senza fascismo.»
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«La forma più elementare di Logica corrisponde a dire: patti chiari, amicizia lunga.»
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«Eravamo seduti su una tomba priva di lapidi del XVII secolo, nel tardo pomeriggio di una giornata d'autunno nel vecchio cimitero di Arkham, a speculare sull'Innominabile.Guardando in direzione del salice gigantesco del cimitero, il cui tronco aveva quasi completamente inghiottito una lapide antica ed illeggibile, avevo espresso una fantasiosa osservazione sul nutrimento macabro e indicibile che quelle enormi radici dovevano succhiare alla terra cinerea e putrida sottostante. Il mio amico la giudicò una assurdità: nessuno strano nutrimento poteva arrivare a quell'albero - disse - perché nel cimitero non avvenivano sepolture da oltre un secolo.»
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«Insensibile al freddo mordace, Johnny fissava vacuamente lo scarico della latrina. Si riscosse all'arrivo di un compagno, ciabattante, malsano, terrone. Lo scansò a testa bassa e filò via rasentò il muro sgocciolante, orientandosi sull'alone funereo della lampada della sua camerata. Rivide il distretto, quel lercio maresciallo nel primo ufficio, che portava l'uniforme come una camicia da notte, i cassetti della scrivania pieni di omaggi e pedaggi in viveri e tabacco. Quindi il colonnello comandante, nella sala visite: in perfetta divisa, calzava sotto i gambali fruste pianelle di marocchino. Batté il piede per richiamare l'attenzione dello scritturale e decretò: "...esimo fanteria. Battaglione d'istruzione. Moana."»
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«Gli Stati Uniti sono terroristi come Bin Laden, hanno fatto dell'Iraq un Paese islamico.»
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«Il tempo cambia molte cose nella vita il senso le amicizie le opinioni, che voglia di cambiare che c'è in me!»
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«La lettura è stata una cosa basilare nella mia vita. Penso sia come l'amicizia: costa poco e ti da tantissimo. Con una spesa di dieci euro puoi permetterti il lusso di passare una serata con il signor Voltaire: un vero miracolo. E poi i libri ti fanno capire quanto cambiamo. Li leggi a vent'anni e ti sembrano una cosa, a 40 un'altra e a 90 un'altra ancora. Magnifico. Da giovane non amavo Conrad. Avevo in casa due capitani di mare con mio padre e mio fratello, per cui figuriamoci se potevano interessarmi altre avventure marinare. Adesso rileggendolo trovo che sia uno dei più grandi scrittori di lingua inglese.»
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«Habitando in Verona l'anno .MDXXXI. Illustrissimo. S. Duca mi fu adimandato da uno mio intimo et cordial amico Peritissimo bombardiero in castel uecchio (huomo atempato & copioso di molte uirtu) dil modo de mettere a segno un pezzo de artiglieria al più che può tirare. E a benche in tal arte io non hauesse pratica alcuna (per che in uero Eccellente Duca) giamai discargheti artegliaria, archibuso, bombarda, ne schioppo) niente di meno (desideroso di seruir l'amico) gli promisi di darli in breue rissoluta risposta. (La nova scientia)»
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«Credi nell'amicizia vera non ne dubitare | specie nel giorno in cui qualcuno la tradirà.»
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«Con il lavoro che faccio ho amici in tanti paesi. Sono una chiacchierona, con me è facile socializzare!»
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«Rostropovich? Quando dirigevo a Philadelphia lui era a Washington. Mi chiamava Riccardocka, una specie di Riccardino. Sempre affettuoso, mi ha dato prove di grande amicizia e solidarietà. Amava la convivialità, ogni volta che c' era un brindisi allungava anche a me la vodka: la mattina dopo lui era brillante e io avevo passato una notte d'inferno.»
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«Il tragico entertainment quotidiano offerto dai politici, seguito con passione dai cittadini che pure lo disprezzano, consente agli uni e agli altri di distrarsi. Altrimenti, bisognerebbe occuparsi di questioni più noiose. Ad esempio, del fatto che in altri Paesi si sta lavorando per preparare ai propri figli un'economia e una società dinamiche, non un Paese di cui a volte, pur amandolo, ci si vergogna.»
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«Le feste erano il mio ambiente di lavoro. Erano il mio mercato, il mio campo di battaglia, dove stringere amicizie, incontrare amanti, concludere affari. Le feste sembravano qualcosa di frivolo e casuale e privo di forma, ma in realtà erano eventi con forme intricate e coreografie di prim'ordine. Nel mondo in cui ero cresciuto, le feste erano la superficie su cui si svolgeva la vita quotidiana.»
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