«"Ma chi te lo fa fare", "ti fai i nemici", "ma che, sei matta? Se dici per chi voti poi non lavori"... Ma perché bisogna vivere in un Paese così? Ho passato la vita a ripetere "non vi dirò mai per chi voto". Quest'anno che invece l'ho detto a tutti e mi sono sbilanciata e ho fatto quasi una mia campagna elettorale, pur sapendo benissimo come andava a finire. Morire se l'ha scritto qualcuno.»
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«Il Paese si sposta in modo così veloce e, drammaticamente, senza una via di mezzo. Anche la politica è così: uno azzecca la frase giusta e vince, basta capire la temperatura. Un buon copywriter vale più di cento idee, vedo che i voti si spostano per questo.»
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«Ci son stati momenti difficili... Essere guardata a vista, essere un reality vivente, essere stata presentata all'Italia che ero tredicenne e da allora mai mollata. "Guarda, è magra; guarda, è grassa; guarda, è sparita, ma dove sarà finita, ah, no, è ricomparsa... ah, ora è un pupazzetto trash che fa fico all'intellighenzia di sinistra."»
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«Non c'è bisogno di inventarci una nuova generazione, bisogna solo aprire la strada alle nuove generazioni che possano prendere in mano la discussione politica e misurarsi nelle funzioni di partito.»
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«Penso a un partito che non relativizza le diverse opinioni al suo interno ma le distingue, le analizza e ne tiene conto nel momento della decisione. Un partito che difenda i diritti civili, a partire da quello relativo al fine vita, che non permetta al senatore Gasparri o a chiunque altro di decidere come devo morire. Un Pd improntato a un nuovo civismo, al quale ispirare i comportamenti di tutti a partire dalla sobrietà della politica.»
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«C'è un rischio di minore fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni, cioè del fondamento della democrazia.»
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«In Italia chi sta a sinistra vive meglio. La sinistra abbraccia, è una grande mamma.»
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«Il larghissimo fronte moderato non ha punti di riferimento. Porta a porta, pur avendo sempre uno di qua e uno di là, è una trasmissione moderata.»
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«Senza "Porta a porta" i moderati italiani non avrebbero condizioni di parità con la sinistra.»
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«Io sono un ammiratore di Santoro. Ma l'equilibrio non è la sua virtù principale.»
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«Esiste un'altra trasmissione in cui ci sia sempre il sospiro di destra e il sospiro di sinistra? Prendi le tonnellate di articoli che parlano male di me. Nessuno indica una scorrettezza.»
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«Le intercettazioni sono una schifezza in questo Paese. Se ne fa un uso assolutamente illegittimo a mio giudizio. L'Italia è il Paese al mondo e non credo che sia l'unica democrazia al mondo nel quale le intercettazioni vengono utilizzate di diritto e di rovescio, spesso in maniera impropria.»
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«Sono l'unico moderato che riesce a stare su piazza da così tanto tempo.»
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«Mi schierai per il no ai Dico, le unioni tra omosessuali. Prodi arrivò a minacciare conseguenze sulla mia permanenza al governo: "O firmi anche tu per i Dico, o te ne vai". Tenni duro. E un giorno mi arrivò una telefonata dal Vaticano. Mi passarono la segreteria del Santo Padre. Subodorai uno scherzo, e quando sentii quella voce dall'accento teutonico pensai a Fiorello. Ma poi mi convinsi che era davvero il Papa. Voleva esprimermi il suo apprezzamento per la mia posizione.»
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«Berlusconi preferiva Casini a me. Pier Ferdinando rideva a ogni sua battuta.»
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«Feci come il castoro citato da Gramsci. Un tempo il castoro era molto ricercato dai cacciatori, perché dai suoi testicoli si ricavava una sostanza ritenuta miracolosa. Così, quando si sentiva braccato, se li strappava e li gettava ai cacciatori, per aver salva la vita. Anch'io, braccato, mi sono tagliato i testicoli; e ho lasciato il ministero della Giustizia.»
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«Non credo che la politica sia la cosa più importante del mondo, anche se siamo tutte sue vittime. Un autobus può oggi travolgermi, e io posso morire così: non per questo l'autobus è la cosa più importante che ci sia.»
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«La nostra Carta, l'antifascismo, la laicità dello Stato sino a poco tempo fa erano valori condivisi da tutti i partiti, al di là della dura contrapposizione politica. Oggi sembrano messi in discussione.»
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«L'informazione non può essere serva della politica, altrimenti perde la sua funzione.»
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«Il male di questo Paese è la sua classe politica. Io negli ultimi anni ho votato contro qualcuno e non per qualcuno. Credo che l'Italia debba diventare un problema a Bruxelles. Devono capire che la situazione è pericolosa. Io sono per le vie legali e pacifiche. Bisogna continuare a essere incazzati. Non aspettiamo che siano gli altri a fare le cose.»
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