«Se il disagio giovanile non ha origine psicologica ma culturale, inefficaci appaiono i rimedi elaborati dalla nostra cultura, sia nella versione religiosa perché Dio è davvero morto, sia nella versione illuminista perché non sembra che la ragione sia oggi il regolatore dei rapporti tra gli uomini, se non in quella formula ridotta della "ragione strumentale" che garantisce il progresso tecnico, ma non un ampliamento dell'orizzonte di senso per la latitanza del pensiero e l'aridità del sentimento.»
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«La vergogna è un sentimento fondamentale. Vergogna viene da vere orgognam: tempo l'esposizione. Oggi l'esposizione non la si teme più. E allora cosa succede: se io mi comporto in una modalità trasgressiva, bè che male c'è. Vado incontro ai desideri nascosti di ciascuno di noi e li espongo, quanto son bravo. E allora a questo punto non sono più visibili con chiarezza i codici del bene e del male. C'era Kant che diceva che il bene e il male ognuno le sente naturalmente da sé, usava la parola sentimento. Oggi non è più vero. Semplicemente se uno ha il coraggio anche di mostrarsi vizioso, se ha il coraggio anche di mostrarsi trasgressivo è un uomo di valore, almeno lui ha il coraggio, ha interpretato i sentimenti nascosti di ciascuno di noi. Questo ormai significa, non dico il collasso della morale collettiva, ma persino di quella individuale, quella interna, quella psichica. Quindi la fine dei tempi.»
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«La filosofia significava andare in piazza e insegnare alla gente come si fa il buon governo, come si conduce bene l'anima, come si rispetta la natura. La filosofia era nata per questo: insegnare agli uomini queste cose. Socrate faceva così, andava in piazza e parlava con la gente. Poi dopo si è arroccata, è diventata una cosa accademica, autoreferenziale, una dottrina. Un qualcosa che assomiglia molto adesso a una sorta di figlia della teologia.»
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«Da parte della Chiesa si tende a negare che l'etica sia una qualità dell'uomo, come diceva Kant, per affermarne invece la derivazione dalla dogmatica religiosa. Gli uomini sarebbero incapaci di produrre una morale. Di questo passo si finisce nello Stato teocratico.»
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«"Il colpo di genio del Cristianesimo", che esorcizza la morte garantendo a ogni uomo l'immortalità, è diventato persuasione comune che neppure la scienza è riuscita a scalfire, anzi in un certo senso ha concorso a radicare definitivamente questa convinzione.»
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«Se non apriamo le nostre case, compresa la casa più intima, che è il nostro animo, siamo solo uomini di cartone.»
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«In Europa allo stato attuale esiste un solo vero uomo politico, ma disgraziatamente è contro di noi. È il conte di Cavour.»
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«È inutile spendere parole su un uomo che si è illustrato da solo per tanti anni su tutti i campi del mondo, che ha conquistato un titolo mondiale con pieno merito, e soprattutto era un campione non soltanto di sport ma soprattutto di civiltà. [Annuncio della morte di Gaetano Scirea durante La domenica sportiva del 2 settembre 1989]»
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«I grandi oratori che dominano le assemblee con lo splendore della loro eloquenza sono in generale uomini dai più mediocri talenti politici. Essi non devono essere contrastati con il loro stesso modo, perché rispetto a te avranno sempre più parole rumorose al loro comando. La loro eloquenza dovrebbe essere contrastata da argomentazioni serie e logiche. La loro forza sta nella vaghezza; essi vanno riportati alla realtà dei fatti; gli argomenti pratici li distruggeranno. Nel consiglio c'erano uomini in possesso di eloquenza molto più forte della mia; li ho sempre sconfitti con questa semplice argomentazione: due e due fa quattro.»
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«La grande arte del governare consiste nel non lasciare che gli uomini invecchino nel loro lavoro.»
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«[...]Siamo a quella parola subdola: "crescita", che gli economisti applicano sia ai paesi diseredati che raccolgono tra l'altro i quattro quinti dell'umanità, sia ai paesi già sviluppati che nonostante ciò "devono crescere". Fin dove? E a spese di chi? E a quali costi ambientali? Qui l'economia tace perché il problema non è di sua competenza, e con l'economia tacciono anche le voci degli uomini che alle leggi dell'economia si devono piegare.»
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«Quanto al rapporto fede-morale, penso che per stabilire una corretta convivenza tra gli uomini la ragione sia in grado di fondare una morale (vedi Kant) indipendentemente dalla fede la quale, come dimostrano il nostro tempo e i tempi trascorsi, concorre più all'ostilità e alla ferocia fra gli uomini che alla loro pacifica convivenza.»
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«A me non piace la definizione di "ateo" perché ad affibbiarmela sono coloro che credono in Dio e guardano il mondo esclusivamente dal loro punto di vista, dividendolo in quanti credono o non credono. In questa etichettatura c'è tutta la prepotenza del loro schema mentale, che fa della loro fede la discriminante tra gli uomini.»
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«La morale è fatta per gli uomini, non gli uomini per la morale. Questa è un'altra frase di Kant che fa, che riproduce esattamente con un altro linguaggio quello che Gesù Cristo aveva detto: il sabato è fatto per gli uomini, non gli uomini per il sabato. Cioè: guai a piegare l'uomo alla legge e assumere la legge come giudizio nei confronti dell'uomo, perché quello che c'è da salvare non è il principio della legge, quello che c'è da salvare è l'uomo.»
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«I laici ritengono poi di non poter disporre di una morale che non discenda dal voler di Dio, ma una morale che discende dal volere di Dio è tipica delle morali primitive, dove gli uomini non sapendo dare delle leggi a se stessi hanno dovuto ancorarla ad una volontà superiore.»
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«Un conto è demitizzare e un conto è demolire. Il problema è di scrivere atti di cultura per cui ogni uomo sia portato alla consapevolezza quotidiana di se stesso. E poi, creda, l'autobiografismo affrontato sul serio è uno dei pochi modi rimastici per conoscere gli altri.»
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«Un esperto è un uomo che ha smesso di pensare. Perché dovrebbe pensare? È un esperto.»
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«Non è difficile per un uomo fare qualche buona azione; il difficile è agir bene tutta la vita, senza mai far nulla di male.»
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«Solamente in amore la natura si lascia frodare e non protesta: qualche volta, anzi, se ne rallegra, perché l'eredità del genio non è consentita mai, mentre il retaggio dei mali è assicurato sempre. L'amore, è forse questo l'ultimo mezzo che mi è offerto per vivere fra gli uomini come uno di loro?»
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