«La vita si spalancava davanti a me, ero libero, e la libertà è rischiosa, non puoi sapere se nel tuo fiume c'è un mulinello pronto a strangolarti, se dietro la curva la strada prosegue in salita o sprofonda in un burrone, se c'è ad attenderti una locanda o lo sceriffo di Nottingham. La libertà, diceva Baruch, è un fungo che devi assaggiare, non puoi sapere prima se ti fa male o no. E io non sapevo quale dei miei due orologi avrebbe battuto più forte. Non sapevo neanche più se ero giovane o vecchio. Un giovane che morirà a vent'anni, a diciotto è già vecchio.»
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«E capii che nella vita non volevo diventare come certe persone, e avrei cercato con tutta la mia forza di essere come certe altre.»
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«Che brandello di vita, che pochi pensieri e volti, che solitudine senza volto.»
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«Tutto era perduto? Era inevitabile che fosse cambiato? Dovevo dimenticare? Dobbiamo chiudere gli occhi? Dobbiamo perdonare, poiché ognuno vive di briciole? Dobbiamo pensare che tutto ciò che ci tormenta è ben piccola cosa visto dalle lontanissime stelle, Altazor, Grapatax, Mab, Zelda e Dandelion? Oppure, proprio perché siamo piccola cosa, dobbiamo combattere per la nostra briciola di giustizia, o le stelle crolleranno?»
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«Raccolgo i chilometri di pellicola della mia vita, mi ci avvolgo come nelle spire di un serpente e alla fine trovo quel pezzo di racconto. Cerco di togliere via il troppo dolore, e la futilità, e i particolari superflui, tanto so che torneranno poco alla volta.»
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«Cosa succede alle persone cosiddette normali quando incontrano di colpo un matto che urla, o le investe di un delirio incomprensibile? Quando vedono qualcuno crollato a terra, o inchiodato da uno spasmo sui gradini di una chiesa? Dopo l'incontro restano immobili, con un'espressione di disagio, di paura o di stordimento. Ma il loro volto è cambiato, è come se fossero state fotografate da una luce accecante, scuotono la testa, parlano da sole, per un attimo anche la loro normalità sembra incrinata. Cos'hanno visto nel lampo di quella luce, quale paesaggio, quale specchio, quale verità insostenibile che dimenticheranno subito dopo, ma la cui immagine resterà per sempre, in qualche recesso buio del loro cuore, nella biblioteca in fiamme della loro vita?»
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«Ci sono momenti nella vita che uno non si rende conto di essere ridicolo e sciocco, non puoi cancellarli dal curriculum, poi ti risveglierai, li ricorderai con un po' di vergogna, ma la vergogna è qualcosa che ci attacchi dopo.»
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«Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere.»
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«Io e mia moglie viviamo come monaci: tutti soli, cuciniamo, leggiamo... Non andiamo al cinema, non andiamo alle mostre, non guardiamo la tv. È lei è il mio canale con l'esterno e se un giorno mi lascerà, mi metterò a letto e ci resterò per il resto della vita. Sono il tipo di persona di cui si legge sui giornali: "Il cadavere è stato scoperto dopo sei mesi". Quelli che la conoscono mi chiedono: "È stupefacente. Dove l'hai trovata?".»
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«Trovo difficile scrivere canzoni su niente. Cerco di scrivere cose che siano rilevanti per la mia vita - che è totalmente folle e surreale - ma anche universalmente.»
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«Sto cercando una donna che metta un pò di ordine nella mia vita e se la trovo spero che cominci dalla cucina.»
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«Il problema vero è non fermarsi alla rappresentazione della vita, bensì andare a cercarla dove nasce veramente, nelle chiacchiere dei ragazzi, nei brividi del cuore, nel formarsi di un'idea.»
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«Per continuare a fare cinema ho bisogno di vivere la mia vita, entrare nei musei, passeggiare in campagna.»
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«Per tutta la vita ci teniamo occupati con impegni fittizi che non sono importanti.»
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«Tutti dobbiamo portare la croce come Gesù, e la nostra croce sono le sofferenze che tutti incontriamo nella vita.»
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«Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. È questo il grande programma, il quale praticando, tu potrai vivere felice, e fare molto bene all'anima tua.»
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«Il difetto tipico dei calabresi è essere permalosi. Molto. Io stesso mi considero permaloso. E poi vogliamo cambiare ma non ci crediamo fino in fondo. Ci accontentiamo. Quello di vivere alla giornata è un po' il difetto della gente del Sud.»
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«Si riconosce un uomo stolto dal fatto che è pronto a morire per una causa. Si riconosce un uomo saggio dal fatto che è pronto a vivere umilmente per una causa.»
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«Io sono il più fenomenale bugiardo che abbiate mai incontrato in vita vostra. È spaventoso. Perfino se vado in edicola a comprare il giornale, e qualcuno mi domanda che cosa faccio, come niente gli dico che sto andando all'opera. È spaventoso.»
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