«Sai cos'è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. è come se non fosse mai passato nessuno. è come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. è tempo. Tempo che passa. E basta.»
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«Quando facevo i ritratti alla gente iniziavo dagli occhi. Li studiavo per minuti e minuti, li abbozzavo con la matita e quello era il segreto perchè una volta che voi avete disegnato gli occhi.. Succede che tutto il resto viene da sè, è come se tutti gli altri pezzi scivolassero da soli intorno a quel punto iniziale [...] il problema è: dove cavolo sono gli occhi del mare?»
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«La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano â?? gli occhi e l'immagineâ?? uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare â?? vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere â?? sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentireâ?? perchè sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo â?? ricevere â?? senza domande, perfino senza meraviglia â?? ricevere â??soloâ?? ricevereâ?? negli occhi â?? il mondo.»
| VOTI: 1 |
«Io ti ho amato, Andrè, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perchè il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità . E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, nè di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. è scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.»
| VOTI: 1 |
«Forse il mondo è una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano.»
| VOTI: 1 |
«Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.»
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«Davvero ci sono momenti in cui l'onnipresente e logica rete delle sequenze casuali si arrende, colta di sorpresa dalla vita, e scende in platea, mescolandosi tra il pubblico, per lasciare che sul palco, sotto le luci della libertà vertiginosa e improvvisa, una mano invisibile peschi nell'infinito grembo del possibile e tra milioni di cose, una sola ne lasci accadere.»
| VOTI: 1 |
«Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.»
| VOTI: 1 |
«Potrebbe essere la perfezione - immagine per occhi divini - mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità - verità - ma ancora una volta è il salvifico granello dell'uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un'inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata. A vederlo da lontano non sarebbe che un punto nero: nel nulla, il niente di un uomo e di un cavalletto da pittore.»
| VOTI: 1 |
«Sabbia a perdita d'occhio, tra le ultime colline e il mare - il mare - nell'aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.»
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«Certo... sai che musica però...con quelle mani, due, destre... se solo c'è un pianoforte...»
| VOTI: 2 |
«Suonavamo perchè l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perchè la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era e chi era. Suonavamo per farli ballare, perchè se balli non puoi morire, e ti senti Dio.»
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«Perdonami amico ma io non scenderò da questa nave, non scenderò... al massimo, posso scendere dalla mia vita.»
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«Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.»
| VOTI: 1 |
«Non sei fregato veramente finchè hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla.»
| VOTI: 2 |
«Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.»
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«Il padre che non sarò mai l'ho incontrato guardando un bambino morire, per giorni, seduto accanto a lui, senza perdere niente di quello spettacolo tremendo, bellissimo, volevo essere l'ultima cosa che guardava al mondo, quando se ne andò, guardandomi negli occhi, non fu lui ad andarsene ma tutti i figli che mai ho avuto.»
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«I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito. Allora li ho incantati.»
| VOTI: 1 |