«Voglio parlare del cervello. L'emisfero destro, quello razionale, e l'emisfero sinistro, quello della fantasia. Quello che fa credere all'automobilista costretto a fermarsi col rosso che è il semaforo ad avercela con lui.»
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«Tempo fa ho inciampato in una catenella, sono caduto e mi sono rotto entrambi i gomiti. Ho tentato di rialzarmi, con gli avambracci che dondolavano per i fatti loro. Una macchina mi vede, si ferma, poi sento: "è drogato. Vai!". Io praticamente mi butto sul cofano dell'auto. Scende un tizio che mi conosce: "Ma questo è un cabarettista! Voi comici avete sempre voglia di scherzare...". Non mi voleva credere. Ragazzi, come è duro al giorno d'oggi dire la verità e farsi credere!»
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«Suppongo di avere una capacità molto sviluppata per l'auto-delusione, quindi è un problema per me credere che io sia qualcun altro.»
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«Carlo Antoni ha notato, nei suoi saggi sul Croce, che il travaglio sulla distinzione fra attività, e fra prassi etica ed economico-politica, mutava dapprima inavvertitamente dal suo autore, la prospettiva di tutto l'edificio. Volgendosi, nella Filosofia della pratica, con interessi ancora solo speculativi, alla considerazione della politica, Croce era critico, soprattutto, della democrazia umanitaria, illuministica, egualitaria.»
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«Mi sono reso conto che non potevo fare a meno dell'attualità e non avendone voglia io ho demandato la cosa a Pravettoni, l'uomo con gli affari nel sangue ma non nel cervello, che non ama le interviste perché non capisce le domande, nominato di recente consulente del governo con delega speciale agli Affari sporchi. Pravettoni è candidato sindaco con la sua lista 'Asfalto che ride' che ha per simbolo un sole sorridente ingoiato da una betoniera, così gli passa la voglia di ridere. E qui presenta il suo programma per Roma: interrare il Tevere per asfaltarlo e farci un'autostrada a otto corsie, trasformare Castel sant'Angelo in una area di servizio, cementificare il Foro romano che sta lì da almeno 50 anni.»
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«Esiste un lato artigianale nel comporre musica per il cinema: un vero compositore non deve cercare di fare la sua musica, ma deve saper offrire la colonna sonora giusta al regista. Il vero autore del film è il regista, e bisogna cercare di comporre ciò che egli concepirebbe se fosse un musicista.»
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«Assistiamo a un revisionismo reazionario che apre la strada alla democrazia autoritaria, da noi e nel resto del mondo. Uno di quei cicli storici che dimostrano che anche la libertà ha le sue stagioni.[...] C'è stata una mutazione capitalistica, una rivoluzione tecnologica di effetto obbligato: ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri ed emarginati. È questa la ragione di fondo per cui la Resistenza e l'antifascismo democratico appaiono sempre più sgraditi, sempre più fastidiosi al nuovo potere. Padroni arroganti e impazienti non accettano più una legge uguale per tutti, la legge se la fabbricano ad personam con i loro parlamenti di yes-men.»
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«Ma la democrazia dov'è? Che democrazia è questa autoritaria che si va affermando nel nostro paese? Ai suoi sostenitori basta che il governo non apra i suoi lager, che non fucili gli oppositori, che non soffochi tutte le voci critiche per gridare che la democrazia è salva. Ma la mutazione autoritaria è sotto gli occhi di tutti, anche dei rassegnati o indifferenti: i personaggi della televisione invisi al potere cacciati o tacitati, gli autori dei libri all'indice berlusconiano esclusi dalla televisione e ignorati dai giornali, i dirigenti di qualsiasi ufficio o istituzione, dalle fiere campionarie agli enti lirici, scelti dal padrone, i disegnatori satirici ostili al potere emarginati, i cortigiani imposti.»
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«Se bevi mentre stai guidando, bada che l'autoradio sia a volume massimo. Questo per non sentire il crash!»
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«L'autorità del grado non conta. L'italiano non si inchina davanti al berretto. Nulla lo indispone più dell'uniforme. Ma obbedisce al prestigio personale ed alla capacità di interessare sentimentalmente o materialmente la folla.»
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«Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.»
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«Gli autografi | Chi lo avrebbe mai detto che un giorno avrei firmato gli autografi?»
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«Quando aprile con le sue dolci piogge ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di quell'umore che la virtù di dar ai fiori, quando anche Zeffiro col suo dolce flauto ha rianimato per ogni bosco e ogni brughiera i teneri germogli, e il nuovo sole ha percorso metà del suo cammino in Ariete, e cantando melodiosi gli uccelletti che dormono tutta la notte ad occhi aperti la gente è allora presa dal desiderio di mettersi in pellegrinaggio.»
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«Mi piace essere sempre in moto, arrivare e andarmene presto. A che cosa mi serve avere vicino un altro? A farmi portare in giro in automobile e a lasciare che sia lui a divertirsi? L'unico posto in cui ho bisogno di aiuto è sul ring, e lì vogliono che ci vada da solo.»
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«Il modo in cui certuni predicano i "valori spirituali" fa automaticamente dubitare della loro rettitudine.»
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«Un'evidente stupidaggine non certifica la stupidità del suo autore. È sufficiente affidarsi all'automatismo della ragione per sfociare logicamente in impavide scemenze.»
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