Frasi Celebri sulla storia

«Sono orgoglioso di avere cambiato la storia dell'Inter.»

tag: storia
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«Una cosa è il liberalismo, altra cosa è il liberismo. Ci può essere il liberalismo senza il liberismo. Il liberismo è una forma dell'economia di mercato, la più estrema, la più selvaggia per alcuni versi. Può essere corretta oppure adattata. Il liberismo corretto e adattato da alcune regole ha prodotto un livello di benessere mai conosciuto nella storia dell'umanità.»

tag: storia economia
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«Ho sempre notato che l'unica figura definita dal vangelo "iniqua" è quella di un giudice: e mi pareva una definizione azzeccata. Il fascismo era stato meno odioso di questa burocrazia togata che usava la violenza in nome della giustizia. Nella storia d'Italia, se la libertà avesse prevalso, come ormai mi sembra certo, i nomi dei magistrati di Milano, i Di Pietro, i Borrelli, i Davigo, le Boccassini sarebbero per sempre stati "signati nigro lapillo" come figure da ricordare con orrore, quelle del giudice iniquo.»

tag: liberta odio storia violenza
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«È incontestabile che chi crede nella verità può dubitare, anzi: dubitarne. Chi crede che le cose umane siano inafferrabili, non dubita affatto, ma sospende necessariamente ogni giudizio. È questa, nella storia della filosofia, l'epoché di Pirrone e del pirronismo.»

tag: verita storia giudizio
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«Non siamo più in grado di fare l'ingegneria della storia - di dominare la storia - perché non abbiamo un sapere politico-sociale fondato sul "saper fare", sul know how. Nelle discipline scientifiche è diverso, per esempio abbiamo una fisica pura e una fisica applicata; ma nelle discipline sociali la scienza applicata che "sa fare" non c'è. Tanto è vero che quasi tutte le riforme, in generale, falliscono. Falliscono perché non riusciamo a prevederne gli effetti. Insomma, soffriamo di sottoconoscenza.»

tag: scienza storia
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«La rivoluzione in Inghilterra è stata fatta unicamente in vista della libertà, mentre quella di Francia è stata fatta principalmente in vista dell'eguaglianza.»

tag: storia
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«La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie.»

tag: storia
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«Quel che si chiama logica o diritto non è mai niente di più che un corpo di regole che furono laboriosamente combinate in un momento della storia debitamente datato e situato da un sigillo d'origine, agorà o foro, chiesa oppure partito. Dunque non spererò niente da queste regole al di fuori della buona fede dell'Altro, e in mancanza d'altro me ne servirò, se cosí giudico o se mi ci si obbliga, solo per divertire la malafede.»

tag: storia
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«Nella storia della Champions c'è un solo club e un solo allenatore che erano sul tre a zero e hanno perso la finale.»

tag: storia
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«Ho sempre subìto un grande fascino per tutti i segni, soprattutto quelli arcaici. Anche la scrittura mi ha attratto, dai segni primordiali nelle grotte, alle tavolette degli Ittiti e dei Sumeri, tanto che ho dedicato una mia opera, Ingresso nel labirinto, a Gilgamesh, che è il primo (2000 a.c. circa) grande testo poetico e allegorico sull'esperienza umana. Le impronte che scavo, irregolari o fitte, nella materia artistica, i cunei, le trafitture, i fili, gli strappi, mi vengono inizialmente da certe civiltà arcaiche.»

tag: arte storia
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«La cultura non si può ottenere se non si conosce la propria storia.»

tag: cultura storia
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«La società descritta in 1984 è una società controllata quasi esclusivamente dal castigo e dal timore di esso. Nel mondo immaginario della mia favola il castigo è raro e di solito mite.»

tag: storia
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«1984, di George Orwell era un'ottima proiezione nel futuro di un presente che conteneva lo stalinismo, e di un passato prossimo che aveva visto il fiorire del nazismo. Il nuovo mondo fu scritto prima che Hitler salisse al potere in Germania, e quando il tiranno russo non si era ancora avviato sulla sua strada.»

tag: politica storia
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«Nel 1931, quando scrivevo "Il mondo nuovo", ero convinto che ci fosse ancora tempo, e parecchio. La società totalmente organizzata, il sistema scientifico delle caste, l'abolizione del libero arbitrio mediante il condizionamento metodico, la soggezione resa accettabile grazie alla felicità indotta chimicamente, a dosi regolari, l'ortodossia martellata in capo alle gente coi corsi notturni di insegnamento ipnopedico: tutte cose a venire, certo, ma non nei tempi miei, e nemmeno nei tempi dei miei nipotini. Non ricordo con esattezza in che anno erano collocati i fatti di "Mondo nuovo"; nel sesto o settimo secolo d.F. (dopo Ford) all'incirca.»

tag: politica felicita e tristezza storia
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«Non credo molto alle relazioni che nascono quando si è giovani e poi durano sino alla morte. Se succede, è un miracolo. Nell'età matura conosci meglio te stesso e cosa stai cercando, quindi una storia nasce su una sintonia più profonda.»

tag: storia giovani
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«Non deve prevalere un asettico e arido cinismo del giornalismo che non crede più in nulla. Il giornalismo deve essere in qualche modo portatore di valori. Ogni testata, ogni giornale ha una sua storia.»

tag: storia giornalismo
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«Il problema delle proprietà dei mezzi di informazione è un problema molto delicato che non riguarda soltanto il nostro Paese. Certamente sarebbe auspicabile che i giornali e le televisioni non appartenessero a gruppi che hanno interessi di altro tipo. Però è anche vero che un giornale ha una sua storia, è formato da un gruppo di professionisti, ha un suo pubblico, quindi ha una sua indipendenza, perché più alta è la professionalità di chi ogni giorno compila questo giornale, di chi ogni giorno fa il notiziario televisivo, più elevata è la possibilità che questo sia in qualche modo immune da condizionamenti.»

tag: arte storia
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«Quello che tento sempre di fare è di usare le strutture che vedo nei romanzi e applicarle al cinema. Per un romanziere non è un problema cominciare una storia dalla metà. Ho pensato che, se si riuscisse a concepire un sistema cinematografico analogo, sarebbe molto eccitante.»

tag: storia
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«Se a una ragazza piace sedere in terza fila al cinema è una cosa fantastica. Potrei pensare a una relazione seria con lei, potrebbe essere l'inizio di una storia molto lunga.»

tag: storia
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«Il fatto di essere nati [Negli anni '30] costituiva di per sè un'impresa. Sopravvivere ai tumulti dell'utero, a questo natale bellico, allora funesto nel novanta per cento dei casi. Più che nato, sono stato abortito. Ecco, io mi considero a tutti gli effetti un aborto vivente.»

tag: storia
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