«Oggi più che mai mi sento di ripetere quello che tante volte ho detto negli anni passati: non ci sono più ragioni perchè le tradizioni riformiste dei socialisti, dei popolari e dei cattolici-democratici, dei liberaldemocratici e dei laico-repubblicani, divise dalla storia e dai contrasti ideologici del Novecento, continuino ad essere divise anche in un secolo nuovo, cominciato con qualche anticipo con la caduta del muro di Berlino. Le divisioni del passato non hanno dunque più ragione di esistere, ma è nel futuro che dobbiamo cercare le ragioni di una unità nuova e feconda.»
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«Qual è il più grande servizio che la conoscenza della storia ci può fornire? Quello di metterci sull'avviso. I nazisti hanno voluto uccidere gli ebrei semplicemente perchè essi erano ebrei, gli zingari perchè erano zingari e gli omosessuali perchè erano omosessuali: venivano tutti visti come dei devianti che dovevano essere eliminati. In ciò consistette la "soluzione finale".»
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«Dovremmo cercare di trarre delle conclusioni da un'esperienza che ha travolto milioni di esseri umani e capire perchè si debba conoscere questa storia, nonchè quale lezione potremmo avere da questo passato.»
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«Faccio l'ingegnere da mezzo secolo e m'intendo di meccanica, energetica, elettronica, sistemi tecnologici, informatica, organizzazione industriale, gestione della qualità , gestione aziendale - ho studiato economia, matematica, storia del pensiero, logica e filosofia e biologia e ho imparato a comunicare in modi efficaci. Se mi nominassero senatore a vita, potrei dare contributi decenti - ma non credo che ci pensi nessuno.»
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«Tutti i dolori sono sopportabili se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi.»
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«Bisogna scrivere una storia semplice con la massima semplicità possibile. Nella semplicità di una storia ci sono già abbastanza complessità , ferocia e disperazione.»
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«Quando scelgo un film lo faccio su due elementi fondamentali: la storia e il regista. La storia la devo "sentire" da subito e il regista deve essere uno capace di ottenere il mio rispetto: non recito con registi mediocri perchè so che ne risentirebbe anche la mia prestazione.»
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«Essenzialmente ritengo che i film rispetto alla realtà siano intessuti in maniera più fitta per via del tempo ristretto previsto per un lungometraggio. Presentare situazioni sconvolgenti e vestirle attraverso una storia narrata in un film è come porle in un'arena tranquilla, più serena, che permette allo spettatore di affrontare le proprie paure.»
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«Viviamo nella speranza e costantemente quella speranza è sfidata dalla storia, la storia sfida la nostra speranza, dobbiamo combattere contro gli eventi che emergono dalla storia. Speriamo, ma dobbiamo combattere contro la storia per tenere viva la speranza.»
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«Il fascismo è stato un periodo di storia del nostro Paese dove oggi viene declinato che chiunque è contro l'egemonia culturale della sinistra è fascista, quindi pensi quante volte mi dicono che sono fascista.»
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«Non ho mai ingannato Mussolini; non ho mai congiurato contro di lui. Quarantotto ore prima dell'inizio di quella che è passata già nella storia come la notte del Gran Consiglio, mi recai espressamente da lui a Palazzo Venezia per anticipargli quello che contro di lui, e contro la dittatura, avrei detto in Gran Consiglio e gli scopi che intendevo raggiungere con la presentazione del mio ordine del giorno che egli già conosceva. Gli sono stato fedele, ma disubbidiente, sempre. Mussolini confondeva troppo spesso ubbidienza e fedeltà .»
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«Date valore alla vostra libertà , o la perderete, ci insegna la storia. "Non annoiarci con la politica", risponde chi non vuole apprendere.»
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«Se io fossi semplicemente curiosa, mi sarebbe assai difficile dire a qualcuno: voglio venire a casa tua, farti parlare e indurti a raccontare la storia della tua vita. Mi direbbero: tu sei matta. E in più starebbero molto sulle loro. Ma la macchina fotografica dà una specie di licenza. Tanta gente vuole che le si presti molta attenzione, e questo è un tipo ragionevole di attenzione da prestare.»
| VOTI: 1 |
«Ricordo la sera del 25 luglio 1943, quando la radio annunciò la caduta del Fascismo ... molta gente si precipitò per le strade sventolando il tricolore, vi fu una dimostrazione a piazza del Quirinale e il re Vittorio Emanuele III si affacciò al balcone; in tanto sbandamento v'era bisogno d'un punto a cui riferirsi e tale sembrò allora la corona, mancando ancora l'organizzazione di partiti antifascisti. Il giorno dopo i netturbini faticarono molto a portare via i distintivi fascisti che i bravi romani avevano gettato per le strade.»
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«Abbiamo portato avanti tante lotte... il suffragio universale, la lotta contro il fascismo, l'unione europea... a ciascuna di queste tappe è legata la storia gloriosa del Partito Repubblicano Italiano.»
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«La tradizione repubblicana non si identifica nella tradizione della massoneria. Molta presenza massonica nel partito c'è ma naturalmente è un'associazione che ha la sua storia, fondata su certi valori spirituali, può darsi che essa si voglia avvicinare alla Chiesa. Credo che comunque i principi di uno stato laico vanno difesi indipendentemente dai rapporti che possono avere le associazioni spirituali.»
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«Non ho lasciato in cielo la storia dei miei voli; ho volato, e questa è la mia gioia.»
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