«Nella storia nulla è predeterminato; la storia è una traccia lasciata nel tempo da scelte umane molteplici e di diversa origine, quasi mai coordinate.»
| VOTI: 1 |
«La cultura, dagli inizi e per tutta la sua lunga storia, ha continuato a seguire lo stesso modello: usa dei segni che trova o costruisce per dividere, distinguere, differenziare, classificare e separare gli oggetti della percezione e della valutazione, e i modi preferiti/raccomandati/imposti di rispondere a quegli oggetti. La cultura consiste da sempre nella gestione delle scelte umane.»
| VOTI: 2 |
«Tutto il periodo del Medioevo avanzato in cui cresceva la nuova lingua italiana insieme con i vari dialetti non è stato capito. Ho scritto in dialetto molto presto, ma ho criticato la Lega perché non conosceva la realtà complessa dei dialetti, come nascano, fioriscano e sfioriscano.»
| VOTI: 1 |
«La storia della mia predilezione infantile per l'Urss è una leggenda metropolitana. Semplicemente vivevo a Bergamo, dove tutti votavano per la Dc. A 13-14 anni il concetto teorico dell'uguaglianza mi affascinava, così mi parve giusto schierarmi con gli indiani, anziché con i cowboy, come facevano i bambini al cinema parrocchiale. Poi cominciai a leggere che in Russia non c'erano i partiti, imperava la dittatura del proletariato, vigeva la tetraggine. La simpatia per gli indiani svanì.»
| VOTI: 1 |
«Chi evoca la dittatura in tempi di democrazia offende i martiri di tutti i totalitarismi: quelli di Hitler e di Pol Pot, di Stalin e della Spagna di Franco, di Tito, del fascismo, del Portogallo di Salazar, i desaparecidos argentini, gli studenti cinesi, i vietnamiti e i coreani del nord, le vittime cilene e di tutte le teocrazie islamiche o non islamiche, i martiri di Cuba e di quei Paesi del Sudamerica, dell'Asia e dell'Africa dove la libertà è morta. Alcuni fra questi erano poeti, commediografi, romanzieri. E hanno narrato e raccontato, con l'ombra della morte alle spalle, la tragica realtà delle dittature. Non avevano giornalisti ad ascoltarli, ma giustizieri. È troppo facile, e terribilmente vile, fare gli antifascisti senza fascismo.»
| VOTI: 1 |
«Fu un giovedì di un mattino di dicembre che cominciò tutta la storia con quell'incomprensibile movimento che mi era parso di vedere nel mio antico specchio di Copenaghen. Mi sembrava che si muovesse qualcosa, qualcosa che veniva riflesso nello specchio, anche se in camera ero completamente solo. Rimasi fermo a scrutare attentamente l'immagine quindi, decidendo che doveva trattarsi di pura illusione, ripresi a pettinarmi i capelli.»
| VOTI: 1 |
«[...] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che è sorta in un liceo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altrettanti all'estero con un nome, una maglia e dei colori conosciuti in tutto il mondo.»
| VOTI: 3 |
«Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944.Ai primi d'ottobre, il presidio repubblicano, sentendosi mancare il fiato per la stretta che gli davano i partigiani dalle colline (non dormivano da settimane, tutte le notti quelli scendevano a far bordello con le armi, erano esauriti gli stessi borghesi che pure non lasciavano più il letto), il presidio fece dire dai preti ai partigiani che sgomberava, solo che i partigiani gli garantissero l'incolumità dell'esodo. I partigiani garantirono e la mattina del 10 ottobre il presidio sgomberò.»
| VOTI: 1 |
«Stessa storia stesso posto, stesso bar, stessa gente che vien dentro, consuma e poi va, non lo so che faccio qui, esco un po' e vedo i fari delle auto che mi guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi. Gli anni d'oro del grande Real, gli anni di Happy days e di Ralph Malph, gli anni delle immense compagnie, gli anni in motorino sempre in due, gli anni di che belli erano i film, gli anni dei Roy Roger come i jeans, gli anni di qualsiasi cosa fai, gli anni del tranquillo siam qui noi, siamo qui noi.»
| VOTI: 1 |
«Sei il primo mio pensiero che | al mattino mi sveglia | l'ultimo desiderio che | la notte mi culla | sei la ragione più profonda di ogni mio gesto | la storia più incredibile che conosco.»
| VOTI: 1 |
«In ogni viaggio trovati una storia da imparare, poi quando torni la racconterai. Ogni tanto buttati a caso in un bar, siediti ad un tavolo in penombra ed ascolta che cosa dicon le persone.»
| VOTI: 1 |
«A lei, Madre mia cara [Madre Agnese di Gesù, sua sorella Pauline], a lei che mi è due volte madre confido la storia dell'anima mia... Quando lei mi chiese di farlo, pensai: il cuore si dissiperà, occupandosi di se stesso; ma poi Gesù mi ha fatto sentire che, obbedendo con semplicità, avrei fatto piacere a lui; del resto, faccio una cosa sola: comincio a cantare quello che debbo ripetere eternamente: "Le misericordie del Signore!".»
| VOTI: 1 |
«La tentazione del potere è demoniaca e sempre, nella storia della Chiesa, è stata all'origine di misfatti, di cui Giovanni Paolo II ha dovuto chiedere perdono.»
| VOTI: 1 |
«Tutto ciò che scrivi, anche se devi ricominciare, è prezioso. Io lascio che la storia si scriva da sé attraverso i personaggi.»
| VOTI: 2 |
«Da dove cominciare il racconto di un universum qual è Roma? In una città contraddittoria come questa, carica di tutta la gloria, di tutte le rovine e di tutta la polvere che i secoli si sono lasciati dietro, è possibile scorgere le tracce di ogni evento o sentimento umani, l'ardimento e la goliardia, la generosità e l'ignavia, l'intraprendenza e la losca mollezza degli infingardi. Non c'è avvenimento della storia conosciuta che non abbia lasciato un segno, una cicatrice, un graffio sulla sua scorza.»
| VOTI: 1 |
«Noi ci limitiamo ad analizzare Gesù dal punto di vista storico, al pari di Alessandro Magno o Giulio Cesare, altre grandi figure che hanno cambiato il corso degli eventi: se davanti a questo la fede barcolla, povera fede.»
| VOTI: 1 |
«Il titolo che ho dato al mio libro su Amedeo Modigliani, "Il viaggiatore alato", è preso da un verso di una poesia di Baudelaire, "L'albatros", che Modigliani amava e ripeteva spesso.%ENDRoma è più bella di Parigi da un punto di vista di stretta estetica tradizionale. Ha sicuramente il centro storico più bello del mondo; penso alla zona dal Colosseo a piazza del Popolo, alla Roma seicentesca racchiusa nell'ansa del Tevere. Purtroppo le pesano addosso i guasti spaventosi della speculazione edilizia degli ultimi decenni, periferie senza storia e senz'anima. Chi conosce la città riesce a viverci comodamente, certe volte anche troppo, viene voglia di dire. Chi invece ci viene da forestiero temo che viva in un continuo stato di ansia, perché è una città dove non sono molte le cose che funzionano.»
| VOTI: 1 |
«Leggendo il passato si capisce meglio come siamo arrivati ad essere ciò che oggi siamo.»
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«Mi interessa il passato. Non tanto il mio passato, un passato semplicemente biografico.»
| VOTI: 1 |
«Il grande scrittore americano Ray Bradbury ha detto di guardare il mondo come una meraviglia, come una storia ininterrotta. È esattamente il mio sentimento nei confronti di ciò che tutti i giorni succede sotto i nostri occhi.»
| VOTI: 1 |