«Generalmente vado molto d'accordo con il mio staff e con tutti coloro che amano lavorare con me in maniera seria. E' un po' quello che definisco "Il cerchio magico".»
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«Fare un film carino è facilissimo, bello è molto difficile, un capolavoro come nel passato oggi credo che sia impossibile.»
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«Fare una scuola di teatro o di cinema, lavorare in tutti e due i settori, in entrambi gli spazi, è un arricchimento. Fa capire che il termine attore è comune ai due ambiti, ma le tecniche sono completamente diverse.»
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«L'attore è un mestiere che non consiglio a nessuno, molto difficile. Un mestiere che tutti vogliono fare, e anche se si è bravi è difficile trovare il lavoro giusto al momento giusto per poter avere quel minimo di successo che ti permetta di vivere di questa professione.»
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«Per me questo lavoro è un gioco, un divertimento. L'attore non deve imitare nessuno ma cercare di capire come raccontare se stesso, prima ancora del personaggio. In realtà interpretando molti ruoli ti accorgi che alla fine racconti sempre una cosa, la voglia di fare questo mestiere che è sempre lo stesso personaggio, che sei tu.»
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«Il denaro non dà alcuna soddisfazione se si deve lavorare per ottenerlo, poiché se si lavora non si ha il tempo per spenderlo.»
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«Ho amato Moana Pozzi. Ho lavorato spesso con lei. Ho anche avuto l'onore di baciarla. La mia parte maschile aveva bisogno di lei. Abbiamo anche litigato per la stessa donna. Un giorno la vidi gonfia. Le spazzolavo i capelli e lei li perdeva. Le dissi che non stava bene. Quando è morta ho pianto come una pazza.»
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«Ho lavorato su me stesso e sui miei limiti. Oggi in campo sono una persona diversa; crescendo maturi sotto il profilo mentale oltre che tecnico e tattico.»
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«La distanza non è più un limite, prima era un limite e questo stravolge totalmente i canoni del giornalismo e dell'informazione. Per cui adesso in qualche modo possiamo essere presenti con lo stesso media in tutto il mondo allo stesso momento e naturalmente anche il tempo è un tempo che in qualche modo è stato annullato. Quindi viviamo in una era di distanza zero e di tempo zero. Cioè, nello stesso tempo reale posso essere in tutto il mondo, incurante del fatto che ci sia una distanza geografica che prima condizionava fortemente. Queste rivoluzioni non faranno scomparire la carta stampata, che resterà, caso mai cambierà il tipo di lavoro giornalistico, che sarà in qualche modo declinato su vari mezzi di informazione. Cioè il giornalista lavorerà contemporaneamente per la televisione, per una rete Internet e per la carta stampata.»
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«Una democrazia avanzata funziona bene se ognuno fa il proprio lavoro fino in fondo, e non fa altri lavori. In questo nostro paese molti fanno troppi lavori e li fanno male. Ci sono divisioni e competenze che vanno in qualche modo rispettate.»
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«Finché ho scritto poesie di sfuggita le cose sono andate tranquille, il lavoro di giorno, l'amore di sera, i versi di notte.»
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«Moana Pozzi è stata una donna che ha saputo mettersi in gioco pur non provenendo da una famiglia disagiata. Ha saputo fare una scelta coraggiosa. Mi dicono che sul lavoro fosse molto professionale. Ho visto molte sue interviste televisive: era brava a difendersi quando l'attaccavano e mostrava sempre un ottima preparazione culturale.»
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«Si è troppo inclini a credere che, se si ha un po' di talento, il lavoro debba riuscire facile. Impegnati sempre, uomo, se vuoi fare qualche cosa di grande.»
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«Mio padre aveva bisogno di braccia per i suoi campi, mia madre spingeva perché io studiassi.»
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«A Parigi sto benissimo: al lavoro non potrei chiedere di piú, ho una casa e un'auto tutte mie e non mi manca niente. Ma in Italia si vive meglio. Quello che piú mi manca qui è la possibilità di avere belle amicizie. La gente è diversa e vive diversamente. A Palermo ho la mia città, la mia gente, vera, e quindi amici, veri. Appena arriverò ai quarant'anni andrò in pensione e scenderò giú.»
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«Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.»
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«A Hollywood puoi venire da qualsiasi posto, non hai bisogno di un diploma. Nessun diploma mi ha fatto avere un ingaggio come attore o uno come regista. A loro non interessa chi sei e da dove vieni: devi riuscire ad avere il primo lavoro, è dura ma allora sei sulla buona strada. Il resto sta a te, qualunque cosa hai da offrire.»
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«Nel gruppo ci vuole meno omertà e più trasparenza: i corridori devono capire che chi si dopa è un baro, un ladro e che va immediatamente denunciato perché mette in pericolo il lavoro di tutti.»
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«Il problema del razzismo in Italia c'è da molto tempo. Io non sopporto la parola "terrone", mi fa schifo. La divisione fra Sud e Nord è già razzismo. In Spagna, per esempio, non esiste, ci sono i catalani, i sivigliani, i baschi... ogni regione ha un suo modo di vivere e una sua realtà, però lo spagnolo è lo spagnolo. Quando si descrive un reato non si dice un catalano ha ucciso…. L'ignoranza, che è l'arma più pericolosa al mondo, e purtroppo esiste, mette tutto in un calderone. Cosa sappiamo delle persone che incontriamo per strada? Perché insultare uno che vediamo diverso da noi? Che ne sai tu se quello lavora o no, se ha famiglia e se soffre? Per tornare alla violenza, sicuramente bisogna mettere un freno, ma la legge deve essere uguale per tutti, castigare sia l'albanese che l'italiano o lo spagnolo se hanno commesso un reato. La legge italiana non è sbagliata, ma è come viene usata che fa riflettere.»
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«Sento di tante donne che soffrono di depressione post-partum, e ho un paio di amiche, mamme da pochi mesi, che non stanno vivendo bei momenti. Il lavoro per me è stata la salvezza: impegnare subito la testa in un'altra cosa mi ha aiutato. Tanto più che a Zelig l'ambiente è bellissimo. Stimolante e senza una pressione angosciante.»
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